Cosa sono 2 anni? Messi a confronto con una vita intera da
vivere? sembrano nulla. Eppure rileggendo i pochi post pubblicati nel mio blog,
orfano da ormai due anni, sento e so che qualcosa è cambiato. Tra quelle righe vedo
una ragazza che sono stata e che ancora in parte sicuramente sono. Qualcosa
però è cambiato. Qualcosa per strada è stato perso, abbandonato, escluso, consumato o semplicemente dimenticato e
qualcos’altro invece è stato trovato, provato, scoperto, intuito, tentato, raggiunto.
Provare a rimettersi nei panni di qualcuno che si è stati a
volte è come tentare d risolvere uno di quei giochi che spesso si trovano nelle
ultime pagine di alcune riviste, in cui devi mettere a confronto 2 immagini
apparentemente identiche e trovare le differenze.
Viaggiando capisci che ci sono momenti in cui è giusto
fermarsi per godersi il paesaggio o guardare indietro, ripercorrere mentalmente
la strada fatta o pianificare la strada giusta da percorrere, altri in cui è
meglio correre per prendere al volo passaggi che ci faranno viaggiare più
velocemente ed altri in cui è giusto guardare fuori dal finestrino per vedere
dove si sta andando, per sognare cosa potrebbe esserci dietro a quella collina
o al di la di quel campo o oltre quel mare o “oltre la siepe” come direbbe
qualcun altro.
Come in ogni viaggio, può capitare il colpo di fortuna
inaspettato o l’imprevisto spiacevole.
Tutto ciò che ci accede, che facciamo o che non facciamo,
volendo o non, ci arricchisce, ci fortifica, ci adatta, ci corregge, ci cambia.
Ci rende quel che siamo! Noi siamo il viaggiatore e il bagaglio.
E in tutto questo
esiste forse un destino?
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